TOP 5 RIFUGI IN VALLE D'AOSTA
- Alessandro
- 27 lug 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 16 ago 2020

Il Rifugio Mezzalama in Val d'Ayas
I rifugi alpini sono degli importanti luoghi per tutti: l'escursionista vi si può rifocillare con una buona polenta, i trekker e gli alpinisti vi ci dormono... insomma, servono a tutti!
In questo articolo vi illustreremo una Top 5 rifugi valdostani, per tutti i gusti!
N.B. sul nome del rifugio c'è un link che vi manda al sito del rifugio per informazioni riguardo l'apertura e i contatti per prenotare il pranzo.
1 Rifugio Giorgio Bertone (adatto a tutti)
2 Rifugio degli Angeli (adatto agli escursionisti allenati)
3 Rifugio Franco Monzino (per chi vuole fare un splendida via ferrata)
4 Vittorio Emanuele (adatto a tutti)
5 Rifugio Mezzalama (adatto agli escursionisti allenati o che usufruiscono del servizio jeep-taxi)
1 Il Rifugio Giorgio Bertone

Questo rifugio si trova sulla dorsale del Mont de La Saxe, uno splendido belvedere sul Massiccio del Monte Bianco. Il Rifugio è dedicato alla guida alpina Giorgio Bertone, primo italiano insieme a Renzino Cosson (gestore del rifugio) a scalare il Capitan, in America e deceduto in un incidente aereo sul Monte Bianco.
Itinerario: Rifugio Bertone
Dislivello: 470 m.
Durata: 1:30 ore
Difficoltà: E (escursionisti, percorso su comodo sentiero molto battuto)
Descrizione dell'itinerario: dalla Val Ferret oltrepassato Planpincieux si raggiunge il posteggio poco prima del campo da golf. (in estate bisogna prendere la navetta) Attraversato il ponte si segue in viottolo in mezzo ai prati che si lascia e si inizia a seguire una mulattiera indicata dal segnavia numero 31. Arrivati alle baite inferiori di Leuché si sale fino ai ruderi delle omonime baite. Il sentiero su dirige ora verso Sud-Est con una lunga diagonale nel bosco e in pianori disseminati di larici. Una volta superato un ripido pendio si arriva a un bivio e verso destra si arriva al Rifugio Bertone.
Dal Rifugio si può seguire la cresta del Mont de La Saxe dalla quale si gode uno splendido panorama su tutta la catena del Monte Bianco.
2 Il Rifugio degli Angeli

Il Rifugio degli Angeli sorge su una casermetta militare, la vecchia struttura (chiamata Rifugio Scavarda) prese fuoco negli anni '90 e fu completamente distrutta. Il rifugio fu ricostruito dai volontari dell'associazione Mato Grosso e tutto il ricavato viene investito in progetti in Brasile.
Il rifugio è situato nel solitario vallone dell'Arp Vieille e qui si gode una spettacolare vista.
Rifugio degli Angeli
Itinerario:
Dislivello: 1030 m.
Durata: 3:30 ore
Difficoltà: EE (escursionisti esperti lungo tratto con possibili nevai in un vallone severo)
Descrizione dell'itinerario: dopo Bonne e prima di Montieu si lasci la macchinatore inizia la strada interpoderale. Seguendo il sengnavia numero 16 si sale un po' sulla sterrata e un po' sul sentiero fino alle baite di Arp Vieille. Da qui si continua sul sentiero numero 16 e al bivio con il sentiero 17
si svolta a sinistra. Raggiunto il Ricovero Capitano Crova il sentiero prosegue in piano e dopo una traversata a mezza costa sale a tornanti. Superato un cocuzzolo erboso si arriva a un bivio e si gira a destra fino a una sella. Da qui con una brevissima discesa si arriva al Rifugio degli Angeli.
Il video che spiega molto chiaramente l'accesso al rifugio
3 Rifugio Franco Monzino
Il rifugio si trova in un posto magnifico e pieno di storia alpinistica: il dosso tra i bacini glaciali del Brouillard e del Frêney. Per raggiungerlo bisogna però superare un' impegnativa via ferrata che richiede un buon allenamento e conoscenza delle manovre di autoassicurazione su questo delicato terreno. Se si è inesperti ma allenati ci si può far accompagnare da un'amico esperto o una guida alpina.

Itinerario:
Dislivello:1030 m.
Durata: 3:00 ore
Difficoltà: EEA (escursionisti esperti attrezzati, è neccessario avere un passo sicuro, il kit da ferrata e un'ottima conoscenza delle manovre di autoassicurazione. Rifugio Monzino
Descrizione dell'itinerario: da Plan Veny si imbocca il sentiero numero 16 attraversando un ponte e al bivio svoltando a destra. Superati due ponticelli il sentiero si inerpica in un vallone ghiaioso e si affronta il primo facile tratto di ferrata. Il sentiero sale a tornanti e giunge a un risalto roccioso verticale: questo è il tratto più difficile dell'itinerario, ma è ottimamente attrezzato con scalette d'acciaio. Il sentiero continua fino a un ultimo pezzo attrezzato ma molto facile e raggiunto il crinale erboso dell'Aguille du Chatelet si raggiunge il Rifugio Monzino.
4 Rifugio Vittorio Emanuele II
Il Rifugio Vittorio Emanuele è il rifugio più frequentato della Valsavarenche: ogni anno migliaia di alpinisti vi si recano per poi salire il Gran Paradiso, per questo motivo è bene non frequentarlo durante l'estate ma intorno a settembre per ritrovare il fascino del luogo.
Il locale invernale è un' antica casa di caccia del re Vittorio Emanuele II grande cacciatore e frequentatore del parco Nazionale del Gran Paradiso che all'epoca era una riserva di caccia.

Itinerario:
Dislivello: 780 m.
Durata: 2:15 ore
Difficoltà: E (escursionisti, comoda mulattiera molto battuta)
Descrizione dell'itinerario: da Pont attraversare il ponte e seguendo il sentiero numero 1 raggiungere il Rifugio Tetras Lyre.
Da qui seguire la mulattiera che prosegue nel bosco a svolte. Il sentiero ora esce dal bosco e passa accanto alle baite diroccate di Chanté. Il Rifugio Vittorio Emanuele
Dopo altre svolte il sentiero prosegue dritto fino a un salto riccioso: il sentiero è larghissimo, ma questo tratto richiede attenzione. Raggiunto un palo metallico il sentiero attraversa un pietraia e in pochi minuti si raggiunge il rifugio. Accanto ad esso si trova il piccolo laghetto di Montcorvé.
5 Rifugio Mezzalama
Il rifugio si trova sull'interminabile morena del Grande Ghiacciaio di Verra e si trova in una spettacolare ambiente di alta montagna coni ghiacciai di Verra alle spalle. Il rifugio è dedicato a Ottorino Mezzalama, pioniere dello scialpinismo al quale è dedicato l'omonimo trofeo.

Itinerario:
Dislivello: 1146 m.
Durata: 4:00
Difficoltà: E
Descrizione dell'itinerario:
Dalla piazza di Saint Jacques si sale lungo la strada asfaltata che costeggia il torrente, dopo circa 200 m si attraversa un ponte sulla sinistra da dove, oltrepassato lo stesso parte la mulattiera. Si segue il sentiero con segnavia 7 fino al Pian di Verra inferiore, Rifugio Mezzalama
passando per il piccolo abitato di Fiery. Al pian di Verra inferiore, evitare la deviazione a destra,ma proseguire diritto fino al fondo ed al ponticello. Da qui si prosegue per il Lago Blu, da dove il sentiero attraversa al pian di Verra Superiore da dove parte il sentiero che segnalato da un cartello s’impenna su per la morena. Da qui il sentiero sale velocemente fino quasi sul filo di cresta che conduce sino al rifugio.
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