Fiera di Sant'Orso ad Aosta!
- Mattia Fantasia
- 30 gen 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Tanto tempo fa durava una settimana, oggi è è ridotta ai giorni 30 e 31 gennaio( quest'anno giovedì e venerdì) dove artisti e artigiani valdostani espongono con orgoglio i risultati del proprio lavoro alla fiera di Sant’Orso, lungo le vie del centro di Aosta. Il primo documento che fissa i regolamenti della fiera risale al 1327 nel Medio Evo dove la fiera si svolgeva nel Borgo di Aosta, in quell’area circostante la Collegiata che porta il nome di Sant’Orso. Racconti leggendari narrano che tutto ha avuto inizio proprio di fronte la chiesa dove il Santo, vissuto anteriormente al IX secolo, sarebbe stato solito distribuire ai poveri indumenti e “sabot”, tipiche calzature in legno ancora oggi presentate alla fiera. Ora è tutto il centro cittadino a essere coinvolto nella manifestazione, all’interno e a fianco della cinta muraria romana.

In fiera oltre a trovare i sabot, caratteristiche scarpe in legno della Vallata di Ayas ci sono anche gli oggetti tradizionali: scultura e intaglio su legno , lavorazione della pietra ollare, del ferro battuto e del cuoio tessitura del drap (stoffa in lana lavorata su antichi telai di legno), merletti, vimini, oggetti per la casa, scale in legno, botti…
La fiera di Sant’Orso è una celebrazione della creatività e dell’industriosità delle genti di montagna, e un grande evento popolare in cui si manifestano le caratteristiche proprie dell’identità valdostana.
a alla fiera di Sant’Orso è perciò un’esperienza straordinaria e indimenticabile, da vivere con intensa partecipazione emotiva. Infatti, non è tanto l’aspetto commerciale che spinge gli espositori a partecipare alla fiera, quanto il desiderio di uscire dal proprio laboratorio per cercare il contatto con un pubblico che sa apprezzare il lavoro di qualità e la creatività, frutto di tradizioni che hanno radici secolari. Infatti all'inizio la fiera era iniziata con i montagrari che dopo aver passato qualche mese nel più completo isolamento scendevano per:
Per interrrompere la loro monotona solitudine;
Per incontrare i vecchi amici;
Per fare nuove conoscenze
Per vender i prodotti fabbricati durante l'inverno
Allo stesso modo, chi visita la fiera non lo fa solo alla ricerca di un buon acquisto, magari utile nella pratica quotidiana, o di un oggetto di qualità per abbellire la casa, ma anche per “respirare” un’atmosfera unica.
La fiera di Sant’Orso è anche musica e folklore, e l’occasione per degustare vini e prodotti tipici della Valle d’Aosta.

Il padiglione enogastronomico ospita infatti le produzioni agroalimentari tipiche della Regione. Street Food valdostano: nell’area del Teatro Romano si potranno degustare, nei due giorni di fiera, piatti da asporto, preparati con prodotti valdostani di eccellenza, proposti da alcune aziende locali. Nei punti informazione della Fiera sono disponibili i menu dei ristoranti che propongono, su iniziativa della Confcommercio, piatti legati al territorio.
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Programma
Martedì 29 gennaio
Chiesa di Sant’Orso ore 21: Concerto di apertura a cura dell’associazione culturale Coro di Sant’Orso, con la partecipazione del Coro Canto Leggero di Aosta
Mercoledì 30 gennaio

Porta Praetoria ore 8.00: Inaugurazione con la presenza del gruppo folkloristico Li Tsoque d’Ayas1020ª Fiera di Sant’Orso: Esposizione di oltre 1.100 artigiani lungo il centro storico della città. Sotto i portici di Piazza Chanoux le opere degli allievi dei corsi sostenuti dalla RegionePoste Centrali Via Ribitel 1 dalle 8.30 alle 18.00: Annullo Filatelico Speciale Fiera di Sant’Orso.Punti Rossoneri: Somministrazione di piatti della cucina regionale nei padiglioni gestiti dalle Pro-Loco valdostaneTeatro romano dalle 10.30 alle 21: Street food valdostano – Degustazione di piatti preparati con prodotti valdostani di eccellenza proposti da imprese presenti nel padiglione enogastronomicoCittadella dei Giovani di via Garibaldi dalle ore 14 alle 18: 15ª edizione de la Veillà di Petchou, tradizionale appuntamento dedicato ai più piccoli. Quest’anno il tema è il bosco incantato.Chiesa di Sant’Orso ore 18: Messa solenne dedicata agli artigianiNel centro storico della città dalle ore 19 circa: Tradizionale Veillà – Grande festa popolare con la partecipazione di gruppi folkloristici e con distribuzione gratuita di brodo e “vin brûlé” (vino caldo). Dalle ore 21 in piazza Chanoux bal folk animato da Pitularita con Vincent e Rèmy Boniface e altri ospiti.
Giovedì 31 gennaio
1020ª Fiera di Sant’Orso: Esposizione di oltre 1.100 artigiani lungo il centro storico della città. Sotto i portici di Piazza Chanoux le opere degli allievi dei corsi sostenuti dalla Regione Poste Centrali Via Ribitel 1 dalle 8.30 alle 18.00: Annullo Filatelico Speciale Fiera di Sant’Orso. Punti Rossoneri: Somministrazione di piatti della cucina regionale nei padiglioni gestiti dalle Pro-Loco valdostaneTeatro romano dalle 10.30 alle 19: Street food valdostano – Degustazione di piatti preparati con prodotti valdostani di eccellenza proposti da imprese presenti nel padiglione enogastronomicoPiazza Chanoux ore 15,30: Premiazione ufficiale della 1020ª Fiera di Sant’OrsoTeatro Giacosa di Aosta dalle ore 21: Spettacolo di chiusura della Fiera di Sant’Orso con i gruppi Trouveur Valdotèn, la Kinkerne (Savoia) e Vincenzo Chaco Marchielli con i suoi musicisti dal Piemonte.
Contatti
Ufficio artigianato di tradizione Piazza della Repubblica 15 11100 AOSTA (AO)
E-mail: u-artigianato@regione.vda.it
Ciao Mattia,finalmente la millenaria! Il mio simbolo preferito della Fiera è il classico Tatà. Quello rappresentato nel blog è fantastico. Ragazzi non scordatevi di comprare un galletto, portafortuna!
Complimenti a Mattia!