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IL 155 ANNIVERSARIO DELLA PRIMA SALITA DEL CERVINO.


Le 4 pareti del Cervino. In ordine dall'alto al basso da sinistra a destra: Nord, Sud, Est e Ovest


Il 14 luglio è una data sulla quale cadono molti anniversari: la presa della Bastiglia, la prima salita del Cervino e il mio compleanno.

La Bastiglia è una festa francese, del mio non c'è niente da dire e allora parliamo dell'ascesa del Cervino!

Tutto ebbe inizio l' 8 agosto 1786 quando Jacques Balmat e Gabriel Paccard salirono il Monte Bianco per la prima volta. Quel giorno nacque l'alpinismo e nel 1800 tutte la grandi montagne delle Alpi furono salite; tutte a parte una, il Cervino.

Il Cervino è probabilmente la montagna più famosa del mondo: la forma slanciata, le immense pareti... insomma, il Cervino è una montagna magnifica e a metà dell'800 sembrava

impossibile riuscirlo a scalare.

Ma dopo che tutte le grandi montagne delle Alpi vennero scalate, il Cervino non poteva rimanere inviolato! E allora molti alpinisti (soprattutto inglesi e cacciatori della Valtournenche) iniziarono a tentare la scalata dalla Cresta del Leone dove oggi passa la via normale italiana.


Via normale italiana sulla Cresta del Leone

Nel 1860 arrivò in Valle d'Aosta Edward Wymper, un giovane inglese che iniziò a fare molti tentativi con il cacciatore di Valtournenche Jean Antoine Carrel e dopo 5 anni di tentativi Whymper scorpì che la Cresta dell'Hörnli (in Svizzera) era molto più semplice da scalare. Quando propose a Carrel di scalare la cresta dell'Hörnli non ne volle sentir ragione: se doveva scalare il Cervino l'avrebbe scalato dalla sua valle!




Wymper allora andò a Chamonix per chiedere alla guida Croz di accompagnarlo sul Cervino. La guida accettò e i due ritornarono a Valtournenche dove scoprirono che Carrel e altri valligiani erano già partiti sul Cervino. Allora i due si precipitarono a Zermatt dove formarono una squadra composta da sette alpinisti per scalare il Cervino e partirono verso la montagna.

Il giorno dopo, superate difficoltà minori rispetto alla Creta del Leone, i sette alpinisti arrivarono in vetta: erano le 13:30. La cordata si affacciò sulla Cresta del Leone e videro Carrel e gli italiani e per avvisarli staccarono una piccola frana: Carrel quando gli vide si dispiacque moltissimo e ritornò a valle. Whymper e i suoi compagni iniziarono a scendere, ma uno di loro scivolò e trascinò nel vuoto 4 alpinisti: la corda si era spezzata perché era troppo fine.

Il 17 Carrel e altri alpinisti ritentarono a scalare il Cervino dalla Creta del Leone e ci riuscirono.

Sul Cervino ogni anno transitano migliaia di alpinisti ma il fascino di questa montagna rimane sempre. Dove passare questo giorno speciale (il 14 luglio) se al suo cospetto?


 


Ecco 3 posti con una vista meravigliosa sul Cervino:

  • 1 Rifugio Duca degli Abruzzi all'Oriondé (adatto a tutti)

  • 2 Mont Pancherot (adatto ai più allenati)

  • 3 Rifugio Guide del Cervino (adatto a tutti)


Rifugio Duca degli Abruzzi all'Oriondé

Vista dal Mont Pancherot

Rifugio Guide del Cervino


Escursioni:

Questo rifugio si trova ai piedi del Cervino e gli escursionisti un po' più esperti possono salire alla Croce Carrel il luogo in cui la guida morì dopo aver salvato un cliente.

Itinerario:

Dislivello: 850 m.

Durata:2:15 ore e complessivamente 3:45 ore

Difficoltà: E (escursionisti) percorso su strada poderale e comodo sentiero.

Descrizione del percorso: da Cervinia si segue la strada sterrata segnavia 13 che si dirige per pascoli verso il Cervino. Si costeggia una fascia di rocce, si attraversa un ponte su un torrente e dopo un pendio ripido ci si affaccia su una conca erbosa. Raggiunta la stalla del Mont d'Eura si prosegue su un sentiero segnato in direzione del rifugio. Nell'ultimo tratto si può seguire la strada sterrata o prendere alcune scorciatoie che portano al rifugio.

Se si vuole proseguire alla Croce Carrel si allunga la gita di 45 minuti complessivi e di 100 metri di dislivello.

Itinerario per raggiungere la Croce Carrel: dal rifugio seguire le indicazioni che portano ad un laghetto glaciale sotto la parete sud del Cervino, salire per una balza rocciosa con qualche passaggio disagevole in direzione nord sino alla nicchia in cui è posta la croce in memoria della grande guida valdostana.

Ritorno: sulla stessa via


2: Mont Pancherot

Il Mont Pancherot è uno splendido belvedere sulla Valtournenche e sul Cervino.

Si può raggiungere in due modi, ma vi descrivo la combinazione più semplice.

Itinerario:

Dislivello: 1100 m. escursionisti allenati, o si può dormire al Rifugio Barmasse.

Difficoltà: EE (escursionisti esperti) gli ultimi passaggi sono esposti (no a chi soffre di vertigini) e il terreno è scivoloso dopo le piogge.

Durata: 3:15 ore di salita.

Accesso stradale: Raggiunto il Lac du Maen alla frazione di Montaz si svolta a sinistra in direzione di Verraz, Barmasse e Valmartin. dopo un tornante

Descrizione del percorso:al primo bivio continuare dritti (dx) al secondo pure (sx) e una volta giunti a Valmartin parcheggiare.

Descrizione del percorso: da Valmartin prendere il sentiero dell'Alta via uno, al bivio con il sentiero numero 6 girare a sinistra. Il sentiero continua a salire dolcemente e al bivio con il sentiero numero 8 girare a sinistra e si continua. Di lì a poco si incontrano le baite diroccate di Falegnon 1914 m che si attraversano trascurando i sentiero n.2 di sx per l’alpe Cortinaz ma si prosegue nella conca della diga di Cignana che ora diventa visibile. Raggiunto lo sbarramento si sale sul camminamento della diga per il sentiero di destra (se si va a sinistra si raggiunge il rifugio Barmasse).

Si prosegue su poderale (sent n.6 e 107) contornando il lato sinistro org del lago di Cignana e raggiunto il lato più a monte, la poderale sale a destra ( per poi risalire a riguadagnare lo sterrato che ci porterà all’Alpe Cignana 2320 m dove poco prima vi è una palina che indica il sentiero che diparte a sinistra per il rif. Perucca-Vuillermoz, da qui a pochi metri il sentiero abbandona la poderale salendo a sx (se si prosegue sulla poderale ci si ritrova comunque sul sentiero corretto) su sentiero evidente ma poco segnalato e si raggiunge superando gli ultimi 100 m di dislivello la Finestra di Cignana 2445 m.

Dal colle in 30-40’di minuti si arriva in cima al Monte Pancherot, percorrendo l’evidente sentiero, segnato con i consueti segni gialli, che risale abbastanza ripidamente la dorsale erbosa che conduce sotto all’anticima del monte. Quando termina la salita, il sentiero compie un traverso molto panoramico sul sottostante Lago di Cignana, e poi si porta in una zona di affioramenti rocciosi. Qui occorre prestare attenzione in quanto il sentiero pur essendo semplice si restringe un po’ ed è molto aereo (qualche tratto con esposizione). In lieve discesa si raggiunge un caratteristico intaglio della cresta, e poi si riprende a salire più facilmente il breve pendio di erba e massi che riporta sulla cresta erbosa, a pochi metri dalla grossa croce posta in vetta.

Ritorno: sulla stessa via


Il Rifugio Guide del Cervino si trova a Plateau Rosa, un' importantissima stazione di sci estivo. Da qui si gode una splendida vista sul Cervino e le Grandes Murailles, ma la Gobba di Rollin nasconde il Monte Rosa.

Itinerario:

Dislivello: nessuno, percorso in funivia

Difficoltà: T (turistico, ma è necessario fare attenzione alla quota elevata (3480 m.) e al freddo.

Durata: nessuna, percorso in funivia.

Descrizione del percorso:

Da Cervinia si prende la funivia fino alla Festa Grigia (vedi il sito della Regione), il rifugio dista a poche decine di metri dalla cabinovia.


N.B. portare scarpe da ginnastica (no scarpe eleganti o con i tacchi) perché bisogna camminare sulla neve per circa 1 minuto.



SE VI è PIACIUTA LA NOTIZIA E SIETE ANDATI IN QUESTI POSTI FATECELO SAPERE NEI COMMENTI, INSERITE FOTO E VIDEO SCRIVETE LA VOSTRA RECENSIONE!



1 Comment


Alessandro
Alessandro
Jul 13, 2020

E voi dove andrete?

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